martedì 20 novembre 2012

Chi passa in Champions League

La vignetta a corredo di questa Wikiperla ricorda il pasticcio combinato da Mosimane, allenatore del Sudafrica, nelle qualificazioni per la Coppa d'Africa 2012.  In sintesi: convinto che, a parità di punti, valesse la differenza reti e non, come previsto dal regolamento, l'esito dei confronti diretti, impostava l'ultima gara del girone eliminatorio contro la Sierra Leone per mantenere lo 0-0 iniziale. Compito riuscito, peccato solo che tale risultato aveva come reale effetto quello di eliminare sia il Sudafrica sia la Sierra Leone e di qualificare a sorpresa lo stupito Niger.

Ebbene, un caso molto simile sarebbe potuto ripetersi anche sui palcoscenici europei, se Villas Boas, trainer del Chelsea, avesse consultato, magari su suggerimento proprio di Di Matteo, all'epoca solo suo vice, WikiItalia. In effetti, a scorrere certe sue voci, vien sempre da chiedersi come possa essere diventata la principale fonte della rete, date le evidenti lacune dei suoi contributori.
E tale considerazione è ancor più amara quando ad essere interessati sono argomenti talmente recenti e oggettivi da poter e dover lasciar spazio esclusivamente ad una sola versione, circostanza che elimina qualsiasi divergenza d’interpretazione.

Tutto ciò, ahinoi!, accade ugualmente perché, come abbiamo ampiamente dimostrato, in WikiItalia conta più (per non dire solo) l’appartenenza ad un “gruppo”, qualunque esso sia (la Wikimafia è solo quello più scorretto e visibile, altri sono più “attenti” anche alla forma, ma i risultati negativi sullo stato dell’enciclopedia sono i medesimi), dell’effettiva conoscenza della materia trattata.
Come abbiamo appurato in molte occasioni, le ragioni dello stato pietoso in cui versano molte voci sono documentate nelle relative pagine di discussione, che dovrebbero servire ai vari contributori per accordarsi sui punti ambigui al fine di trovare la migliore esposizione possibile, ma che in realtà sono diventate il luogo in cui giacciono le prove di come si brancoli completamente al buio anche negli aspetti più facili, dando a volte ampio sfoggio di un’assoluta impreparazione che ci regala divertenti (si fa per dire) svarioni.
Vediamone, per l'appunto, un altro emblematico esempio: la voce dedicata all’ultima edizione della Champions League (2011/12).
Sorvoliamo sui vari errori, formali e sostanziali, presenti, alcuni rilevabili anche da chi segue poco o nulla il calcio, non essendo questo lo scopo di WikiPerle, e soffermiamoci sulla pagina di discussione, dove sono presenti alcune chicche degne di nota.

Ad esempio, scopriamo che IlSignoreDeiPc (che speriamo si dedichi solo all'informatica) dopo 16 stagioni che sono stati introdotti, e “solo” 13 da quelli specifici da lui toccati, non aveva ancora capito che i club ripescati dalla Champions vanno a giocare l’Europa League (ex Coppa UEFA) della medesima edizione, tacciando come errore "inammissibile" la corretta indicazione riportata. Puntiamo però l’attenzione su un altro paragrafo, dedicato alla (possibile) classifica finale del Gruppo E, le cui norme di compilazione (valide ovviamente per tutti i gironi) erano, come riportate nella voce, le seguenti:

Se due o più squadre di uno stesso gruppo si trovano a pari punti alla fine degli incontri della fase a gironi, sono applicati i seguenti criteri per stabilire la classifica del gruppo stesso:
  1. Il più alto numero di punti ottenuti contro le squadre in questione nella fase a gironi (classifica avulsa);
  2. La più alta differenza reti ottenuta contro le squadre in questione nella fase a giorni (classifica avulsa);
  3. Il più alto numero di reti segnate fuori casa contro le squadre in questione nella fase a giorni (classifica avulsa);
  4. La più alta differenza reti in tutte le partite giocate nella fase a gironi;
  5. Il più alto numero di reti segnate in tutte le partite nella fase a gironi;
  6. Il più alto coefficiente UEFA di luglio 2011.



Curioso notare nuovamente come in WikiItalia si prediliga la traduzione “letterale” dall’inglese, che porta all’uso di espressioni, se non errate, sicuramente “ineleganti” in italiano: in effetti, è preferibile tradurre, tanto per dire, “higher number of goals” in “maggior numero di reti” piuttosto che “più alto numero di reti”, ma sorvoliamo pure su questo. La discussione che c’interessa nasce alla vigilia del sesto e ultimo turno di partite del Gruppo E, i cui risultati conseguiti fino a quel momento riportiamo qui sotto (per ragioni di chiarezza espositiva, abbiamo evidenziato in neretto le partite utili quali “confronti diretti” per quella definita come "classifica avulsa"):
Chelsea-Bayer Leverkusen 2-0
Genk-Valencia 0-0
Valencia-Chelsea 1-1
Bayer Leverkusen-Genk 2-0
Bayer Leverkusen-Valencia 2-1
Chelsea-Genk 5-0
Valencia-Bayer Leverkusen 3-1
Genk-Chelsea 1-1
Bayer Leverkusen-Chelsea 2-1
Valencia-Genk 7-0.
Alla vigilia dell’ultima gara, il Bayer Leverkusen aveva 9 punti, Chelsea e Valencia 8 e Genk 2. Tuttavia i tedeschi erano già matematicamente qualificati agli ottavi di finale (cui accedevano le prime due del girone) nonostante il solo punto di vantaggio sulla coppia che li seguiva; pur perdendo, il Bayer non poteva essere superato contemporaneamente da Chelsea e Valencia, perché impegnati fra di loro (una situazione in cui era impossibile che entrambe ottenessero una vittoria), ma solo raggiunto nel caso in cui le due inseguitrici avessero impattato. Con 3 squadre in testa a 9 punti, sarebbero entrati in gioco i fattori sopra ricordati, e in particolare l’esito dei confronti diretti (quelli evidenziati in neretto). I 5 fino a quel momento disputati vedevano:
  • il Bayer Leverkusen con 6 punti e una differenza reti di -2, frutto di 5 reti segnate (di cui 1 in trasferta) e 7 subite;
  • il Chelsea con 4 punti e una differenza reti di +1, frutto di 4 reti segnate (di cui 2 in trasferta) e 3 subite;
  • il Valencia con 4 punti e una differenza reti di +1, frutto di 5 reti segnate (di cui 1 in trasferta) e 4 subite;
questo, ricordiamo, alla vigilia di Chelsea-Valencia (con gli spagnoli impegnati in trasferta) che, per ottenere un arrivo a tre a quota 9, doveva concludersi in un pareggio. In tal caso, quindi, sia Chelsea sia Valencia avrebbero avuto 5 punti nei confronti diretti, quindi sempre sotto il Bayer, a confermare anche in questa particolare circostanza la sua matematica qualificazione.
Assodato il passaggio del turno dei tedeschi, chi fra Chelsea e Valencia avrebbe fatto loro compagnia? Su questo punto un anonimo contributore si avventura in una dettagliata analisi.

Anche il Bayer è aritmeticamente qualificato. Vero! Bisogna colorare la celletta
è vero. Se vince o pareggia è comunque davanti alla perdente di Chelsea-Valencia (o a entrambe in caso di pareggio fra queste ultime). Se perde e Chelsea-Valencia finisce con un risultato diverso dal pareggio è davanti alla perdente. Se perde e Chelsea-Valencia si conclude in parità si qualifica al primo posto per la miglior classifica avulsa (6 punti Bayer, 5 le altre due; la seconda sarebbe il Valencia per il maggior numero di reti segnate nella classifica avulsa).--79.30.231.243 (msg) 00:13, 24 nov 2011 (CET)
solo una precisazione. Nel caso che Chelsea e Valencia pareggino, allora ci possono essere due casi: o il Bayer vince/pareggia o il Bayer perde. Nel primo caso il Chelsea passa pareggiando per 0-0 essendo in vantaggio negli scontri diretti col Valencia, altrimenti passa il Valencia (se finisse 1-1 si guarderebbe la diff. reti, che vede in vantaggio la squadra spagnola). Nel caso di arrivo a pari punti tra tutte e 3, allora, come ha scritto l'utente sopra, la classifica avulsa vede Bayer a 6 e le altre a 5, ma per determinare la seconda si deve guardare prima la diff. nella classifica avulsa e poi le reti fatte IN TRASFERTA(e non le reti fatte). Ora, in questo caso, il Chelsea avrebbe 2 gol segnati in trasferta e il Valencia 1, indi per cui uno 0-0 qualificherebbe gli inglesi e un 2-2 gli spagnoli, mentre l'1-1 qualificherebbe sempre il Valencia per la differenza reti generale. In conclusione: il Bayer è qualificato, mentre la vincente di Chelsea-Valencia va agli ottavi. Se finisse pari, uno 0-0 qualificherebbe il Chelsea, un qualsiasi altro risultato di parità il Valencia (comunque vada Genk-Bayer).
Complimenti per le analisi precise, mi viene da chiedere perché nel sito ufficiale del Leverkusen non si parla di qualificazione agli ottavi--217.203.163.7 (msg) 10:20, 25 nov 2011 (CET)7
Beh, grazie. Studio matematica quindi per me non è difficile fare questi conti. Magari loro non li hanno fatti o non si sono informati.




Ricapitoliamo:
  • a parità di punti totali (9), valevano i punti nei 6 confronti diretti, dove Chelsea e Valencia ne avrebbero ottenuti entrambi 5;
  • a parità di punti nei confronti diretti, valeva la differenza reti lì ottenuta, e ancora Chelsea e Valencia erano in parità con +1 (pareggiando rimaneva immutata);
  • a parità di differenza reti nei confronti diretti, valeva il numero di reti segnate in trasferta nei confronti diretti, e qui solo il Valencia poteva mutarlo.
Gli spagnoli, che partivano con 1 rete segnata in trasferta in meno rispetto agli inglesi, avrebbero superato il Chelsea sia pareggiando segnando almeno 2 reti sia con il solo 1-1 (grazie alla migliore differenza reti complessiva, +8 contro +6), mentre con lo 0-0 sarebbero stati eliminati (unico punteggio che manteneva inalterato il computo reti segnate e subite di partenza).

Il minuzioso esame delle varie ipotesi riceve i complimenti sinceri del solito ip anonimo cui l’altrettanto anonimo analizzatore risponde pavoneggiandosi con i suoi studi di matematica che l’hanno aiutato a districarsi in tali simulazioni, riprendendo il primo (ed ennesimo) ip anonimo che aveva erroneamente individuato in (solo e sempre) Bayer e Valencia come qualificati agli ottavi nel caso di arrivo a tre alla pari. Chiude il tutto ImprontaDigitale che ridimensiona l’“impresa” dell’analizzatore, definendola figlia di sola pazienza e non di studi superiori.

Come potrete intuire, dato lo spirito di WikiPerle, siamo di fronte all’ennesimo caso in cui l’incompetenza avallata dal consenso (seppur con qualche riserva legata a tutt’altro) ha finito con il prevalere sulla realtà. Chelsea-Valencia terminò con una vittoria dei padroni di casa, lasciando le simulazioni studiate nel campo delle ipotesi di scuola, ma sarebbe stato proprio il Valencia a passare il turno in caso di pareggio (essendo influente il risulato del Bayer), qualunque esso fosse stato.
Qualcuno potrebbe obiettare: “Ma come? I criteri sono stati scrupolosamente osservati e non si riscontrano errori di calcolo!”. Peccato che quei criteri non corrispondano a quelli reali, che si possono leggere all’articolo 7, comma 06 del Regolamento ufficiale della competizione, che qui sotto riportiamo nella versione originale (in inglese):

“If two or more teams are equal on points on completion of the group matches, the following criteria are applied to determine the rankings (in descending order):
a) higher number of points obtained in the group matches played among the teams in question;
b) superior goal difference from the group matches played among the teams in question;
c) higher number of goals scored in the group matches played among the teams in question;
d) higher number of goals scored away from home in the group matches played among the teams in question;
e) if, after having applied criteria a) to d), two teams still have an equal ranking, criteria a) to d) are reapplied to determine the final ranking of the two teams. If this procedure does not lead to a decision, criteria f) to h) apply;
f) superior goal difference from all group matches played;
g) higher number of goals scored from all group matches played;
h) higher number of coefficient points accumulated by the club in question, as well as its association, over the previous five seasons (see paragraph 9.02)”.

Brevemente, a parità di punti totali e nei confronti diretti e di differenza reti nei confronti diretti, valeva (dapprima) il numero di reti segnate in totale (e non solo in trasferta) nei confronti diretti, esattamente quello che sosteneva il primo ip anonimo corretto dall’“analizzatore matematico” con il consenso generale e i complimenti immeritati di qualcuno.
E qui ci riallacciamo alla premessa: immaginatevi se Villas Boas avesse consultato WikiItalia e, prendendo per buono quanto letto, avesse impostato la gara contro il Valencia per mantenere lo 0-0 iniziale, convinto, come Mosimane, che quel punteggio gli garantisse il passaggio del turno. Al fischio finale, col punteggio ad occhiali così acquisito, la situazione in campo sarebbe stata però ancora più comica rispetto al precedente sudafricano, giacché vi sarebbero state due squadre a festeggiare l'accesso agli ottavi: il Valencia, secondo le norme dell'UEFA, e il Chelsea, secondo... le fallaci elucubrazioni wikipediane.

In realtà nemmeno l’ip anomimo ingiustamente ripreso aveva reso un servizio positivo per il bene di WikiItalia (che ricordiamo essere il paravento dietro cui si perpetuano le peggiori nefandezze quando non si trovano validi argomenti per estromettere utenti scomodi): infatti, pur conoscendo e applicando i reali criteri di classifica, non ha mai pensato di correggere quelli sbagliati, presenti nella voce fin dalla sua prima stesura (!), risalente al 14 marzo 2011 (ad opera di un contributore che ha poi pensato bene di apporre il proprio nome reale giusto per farsi riconoscere da tutti). Data assai singolare, considerato che il Regolamento ufficiale è stato pubblicato il 21 marzo 2011, esattamente una settimana dopo.
Non solo: anche nella voce dedicata alla corrente edizione della Champions League si scopre che… tali criteri errati fanno ancora bella mostra di sé! È passato circa un anno e mezzo e in WikiItalia sono ancora fermi ai complimenti per un’elaborata analisi basata esclusivamente su dati presenti… nella sola e stessa WikiItalia, senza che nessuno si sia mai degnato di fare una semplice verifica sulle fonti ufficiali; d’altronde, anche per Euro2012 abbiamo rilevato che campeggiano criteri di classifica errati, e questo semplicemente perché si continua a consultare un regolamento superato da “appena” più di due anni!

In conclusione, non è difficile capire i motivi del degrado di molte voci di WikiItalia, quando il consenso e l’autoreferenzialità prevalgono su conoscenza e competenza, come in questo esempio, che è solo uno dei tanti. A molti Wikipediani, infatti, sfugge un elementare concetto: il sapere non si può stabilire a consenso.

5 commenti:

  1. Noto che fra le perle, quelle più sofisticate e ricche di dettagli trattano di calcio. Tra i trapper o i membri dello staff ci sono Maurizio Pistocchi e Sandro Piccinini per caso ?

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  2. Questo solo in caso di arrivo a 3; nel caso di arrivo a 2 aveva ragione l'utente "matematico" (pari differenza reti, pari numero di reti, ma il Chelsea più gol fuori casa).

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  3. Advange, nella "vita normale" le cose però non funzionano così; non si guarda solo la risposta, o peggio solo una parte di essa, ma si deve analizzare come si è arrivati ad elaborarla.
    Se il ragionamento è errato (come in questo caso), rimane tale, anche se per puro caso (o per forza di cose) in determinati contesti possa generare la risposta corretta. Nella WikiPerla, un ragionamento basato su dati errati porta ad affermare che con lo 0-0 il Chelsea si sarebbe qualificato in ogni caso, mentre ciò sarebbe stato vero solo nell'ipotesi di un Bayer non perdente.

    Inoltre, come se non bastasse, ricordiamo che l'utente matematico ha "corretto" il primo intervento, che invece forniva la risposta esatta (seppur non motivandola).

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  4. Il fatto di poter "votare" una voce e quindi stabilirne la veridicità a "furor di popolo" è pura follia (vedi il caso Vannoni)

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