venerdì 18 maggio 2012

Guerra civile su Wikipedia

L'immagine di apertura qui a fianco mostra alcune fotografie che abbiamo fatto a un libro di storia utilizzato regolarmente nel programma scolastico 2011/2012 per alunni della terza media. Si tratta di Storia Contemporanea 3 (link all'edizione digitale) edito da Edizioni Atlas.

In particolare, nei due riquadri sono evidenziati il titolo del paragrafo dedicato alla Resistenza italiana durante il nazifascismo, sotto il quale occhieggia la scritta "La Resistenza: una guerra civile", e alcune righe di un paragrafo dedicato alle rappresaglie naziste, nel quale l'azione partigiana di via Rasella (Roma) viene tranquillamente definita "attentato".

Decine e decine di migliaia di studenti italiani, ogni anno, studiano quindi che la Resistenza fu una guerra civile (e del resto, la definizione ha una sua innegabile logica fattuale) e che alcune azioni partigiane furono condotte con modalità tipiche dell'attentato (fu questo il caso di via Rasella, in cui i partigiani fecero esplodere un ordigno al passaggio di un reparto di fanteria tedesca).

In tutto questo non c'è niente di strano e non c'è persona normale che perderebbe un solo secondo di tempo a chiedersi se "guerra civile" e "attentato" siano termini idonei a rappresentare quelle vicende, perché sono termini utilizzati quotidianamente per descrivere fatti analoghi, assieme a tanti altri sinonimi.

Su Wikipedia, però, non funziona così.
I log della voce "Guerra Civile in Italia (1943-45)" mostrano che essa è stata creata, cancellata, protetta, spostata e animatamente discussa per molti mesi, con motivazioni di inaudita banalità: da un lato c'era chi sosteneva l'opportunità di una voce che analizzasse uno degli aspetti più bui di quel periodo storico, che vide italiani contrapposti ad altri italiani (non solo partigiani contro fascisti, ma anche partigiani contro partigiani); dall'altro c'era chi sosteneva che la definizione di guerra civile fosse scorretta e nascondesse un intento revisionista.

Addirittura a un certo punto si tentò perfino di cancellare la pagina dalla sandbox personale dell'utente Pigr8 che vi stava lavorando al fine di tener conto di alcuni rilievi.

Parimenti, la voce sull'Attentato di via Rasella è dibattuta da almeno cinque (!) anni! Sì, tanto ci è voluto solo per deciderne il titolo: si deve chiamare Attentato o Attacco? Nel dubbio, per qualche tempo la voce è stata nominata Fatti di via Rasella!
Ecco le varianti:




E' evidente che questi ridicoli accapigliamenti sono il sintomo di una contrapposizione fra gruppi di utenti e amministratori, che si ripercuote sulle nomine e riconferme dei sysop e si ripropone quando c'è da comminare sanzioni: agli amici si perdona tutto, ai nemici si applica la massima punizione.
E difatti c'è chi osserva il comportamento di ogni utente al fine di catalogarlo: amico, nemico, neutrale. Fascista, comunista o liberale. Cattolico, ateo o agnostico.

Per queste ragioni, le votazioni per gli amministratori e le segnalazioni disciplinari ("UP", nel gergo wikipediano) consentono di "leggere" gli schieramenti e di individuare le trame delle alleanze.

Facciamo un esempio.
All'utente Neperiano, che aveva votato contro l'amministratore Piero Montesacro, fu contestato di "apparire" su Wikipedia solo quando c'era da votare (ne abbiamo parlato nella Wikiperla sul caso Neperiano).
Nonostante Neperiano non avesse infranto alcuna regola di Wikipedia, fu sottoposto a un processo sommario ed espulso.
Ebbene, c'è un altro utente, Demart81 (ma potremmo fare altri esempi) che ha ufficialmente dichiarato di aver chiuso con Wikipedia, e difatti non contribuisce più da circa un anno, ma interviene regolarmente giusto quando c'è da votare nelle nomine e nelle riconferme per gli amministratori:


Si tratta di un comportamento decisamente più smaccato di quello contestato a Neperiano, eppure Demart81 non è mai stato processato o sanzionato per questo.
Come si spiega? Perché il povero Neperiano fu processato e espulso e Demart81 è ancora lì?
La risposta è semplice: Demart81 aveva votato a favore per la riconferma di Piero Montesacro nel ruolo di amministratore.

E' in queste logiche da guerra civile che si rinviene il motivo per cui AndreaFox non è stato eletto amministratore, una vicenda di cui abbiamo parlato nella precedente Wikiperla.

Ricorderete che in quella circostanza l'utente Sergio Blackcat, che assieme a Piero Montesacro, a Vituzzu, a Pequod e ad altri, è un esponente di rilievo della Wikimafia, disse chiaro e tondo che AndreaFox non poteva diventare amministratore perché andava contro l'establishment, ossia la "famiglia" (e difatti, guarda caso, AndreaFox aveva votato contro Piero Montesacro...).

Ebbene, è successo che dopo la pubblicazione della citata Wikiperla, proprio Sergio Blackcat ha sentito il bisogno di commentarla (nel caso in cui i commenti non siano più disponibili, a questo link c'è una copia di backup). E a un certo punto ha scritto (grassetti nostri):

Blackcat 11 maggio 2012 12:16

Allora, tanto per cambiare e non farci mancare niente, tu lo sai cosa dice il vecchio adagio, no? «Se vuoi litigare, discuti di sport; se vuoi fare una rivolta, discuti di politica; se vuoi fare una guerra, discuti di religione». Sostituisci, in Italia, «sport» con «calcio» e hai i tre progetti a più alto rischio di infiammabilità. Se tuttavia le legnate che si scambiano sul progetto Calcio sono al più scazzottate da campanile, i progetti Storia e Religione (anzi, Cattolicesimo) sono in mano a invasati (vedi i vari Demiurgo et alii che vogliono riscrivere la storia d'Italia del dopoguerra, e i vari AveMundi e compagnia cantando che vorrebbero cose da mentecatti come l'enciclopedicità automatica pure per colui che pulisce i cessi della residenza dell'arcivescovo).

Quella che tu chiami Wikimafia è invece la punta dell'iceberg di un certo mainstream (la vogliamo chiamare «maggioranza silenziosa»?) che mal sopporta questi scazzi. E lo fa vedere quando si mette in questione un amministratore come Vituzzu.

La democrazia: sai benissimo che il discorso della democrazia non esiste su Wikipedia. Wikipedia è democratica nella sua fruizione, non nella sua costruzione, altrimenti la Juventus avrebbe 30 scudetti su Wikipedia, tanto per fare un esempio, visto che è lecito supporre che, se gli juventini sono la maggioranza dei tifosi, tale percentuale deve essere in qualche modo riflessa anche sui contributori wikipediani. Wikipedia si basa sulla fiducia. Se un'utenza non garantisce fiducia, è inutile fare paragoni giuridici. In tribunale si è giustamente innocenti fino a comprovata dimostrazione della colpa (salvo errori umani di giudizio, of course): ma Wikipedia non è un tribunale, non è una comunità di recupero, non è un posto dove dare una «seconda possibilità», non è un gioco di ruolo, non è una palestra di diritti civili dove si possa fare il gioco di «sfidare il sistema» per metterne in luce le contraddizioni. Sappiamo tutti benissimo che Wikipedia è un sistema imperfetto, come tutte le società umane, non c'è bisogno di forzarne la serratura per dimostrare che la serratura non tiene: lo sappiamo, semmai lavoriamo per fare una serratura migliore.

Ancora: su Wikipedia i pareri si pesano, non si contano. Qualcuno in altro post l'ha trovato agghiacciante, ma è così. Non mi vergogno a ribadirlo. Su Commons ho accettato una candidatura ad amministratore ben sapendo che lì, pure se l'elezione è (come dovrebbe essere ovunque) a consenso e non a voto, la policy dice chiaramente all'inizio dei giochi che il burocrate di turno si riserva a suo insindacabile giudizio di non prendere in considerazione pareri (a favore o a sfavore) pretestuosi oppure da parte di utenze che non abbiano un significativo numero di edit per essere considerate sia affidabili che partecipi assiduamente. Io ho accettato di essere quindi sottoposto all'arbitrio finale di un burocrate, ma alla fine sono stato eletto amministratore. Auspico che questo sistema possa essere finalmente esteso alla Wikipedia in italiano, ma ti immagini cosa succederebbe? Credo che neppure voi di Wikiperle sareste teneri con un sistema del genere.

Quanto al tuo «se imparaste a fare le voci enciclopediche così come dovrebbero essere fatte», hai ragione nel merito ma non devi dirlo a me. Sai come fui definito da un mentecatto (lì è pieno) del progetto Cattolicesimo, qualche anno fa? «Un pasdaran delle fonti» perché mettevo i tag {{cn}} ovunque non vi fosse una menzione di fonte. Ho 10 voci in vetrina entrate senza contestazioni, anche se qualcuno definì «voci-sciacquetta» quelle che escono da progetti i cui membri non si prendono a mazzate ogni due per tre (sottintendeva «facile fare Wikipedia occupandosi di ornitologia, botanica o rugby»). Questo per dire che anche da parte dei wikipediani meglio disposti, quelli che auspicano concordia e pace e sereno dibattito tra i contributori, una voce viene considerata di meno se non nasce da uno scontro di testosteroni.

Ora, tra le varie cose scritte da Sergio Blackcat vogliamo sintetizzare quelli che - per quanto ci riguarda - sono i punti più significativi.
Innanzitutto, la Wikimafia esiste. Certo, non avevamo bisogno della conferma di Sergio Blackcat per saperlo, perché lo abbiamo dimostrato semplicemente mostrando ciò che succede quotidianamente su Wikipedia.
Sergio però ha anche suggerito che la Wikimafia è la punta di un iceberg, e quell'iceberg è una maggioranza silenziosa di utenti che si oppone all'azione di alcuni wikipediani che creano problemi su alcuni gruppi di voci sensibili.

Cosa significa?
A nostro parere, significa che un folto gruppo di utenti (non la maggioranza assoluta, ma la maggioranza di quegli utenti - e non sono poi tanti - che seguono discussioni, procedure, votazioni) sostiene un piccolo gruppo di altri utenti impegnati in prima linea a fare barriera contro un altro gruppo ancora di utenti (gli "invasati").

Riformuliamo in maniera più chiara: c'è un gruppo di voci sensibili (che riguardano essenzialmente la storia e la religione) rispetto alle quali si contrappongono due gruppi di utenti (evidentemente animati da opposte visioni ideologiche): uno più grosso ("maggioranza silenziosa") e uno più piccolo ma agguerrito ("invasati"). Il gruppo più grosso appoggia, pertanto, una squadretta di utenti e amministratori (quelli che noi definiamo Wikimafia) che combatte in prima linea contro il gruppo più piccolo.
Da un altro commento di Sergio Blackcat si evince che la "maggioranza silenziosa" coincide grosso modo con gli utenti che hanno votato a favore della riconferma dell'amministratore Vito (Vituzzu) e - aggiungiamo noi - di altri amministratori (come Piero Montesacro).

Semplificando ancora, anche alla luce degli altri commenti scritti da Sergio Blackcat e di quanto emerso in varie discussioni su Wikipedia: esistono voci sensibili sotto attacco da parte di alcuni neofascisti e cattolici; alcuni amministratori e utenti, come Vituzzu, Montesacro, lo stesso Sergio, sono impegnati a difendere queste voci. Un folto gruppo di utenti li appoggia, perché giudica importante e fondamentale questo loro impegno.

Benissimo. Non fa una grinza.
Il problema (e in particolare il problema della Wikimafia), però, è un altro.
Nel momento in cui il "clan Vituzzu" si è dato la missione (apprezzabile e condivisibile) di difendere Wikipedia dalle incursioni di nazifascisti e di invasati, e ha incassato il sostegno (logico e comprensibile) di un largo numero di utenti, è successo che questa "cupola" ha cominciato a utilizzare il potere così ottenuto anche per fini diversi da quelli per cui gli è stato concesso.
Montesacro, ad esempio, lo ha utilizzato per aprire la strada ai complottisti sulle voci relative agli attentati terroristici dell'11 settembre del 2001 e per propagandare il terrorismo corso.
Vituzzu lo utilizza per imporre le proprie opinioni a destra e a manca e per portare avanti le proprie guerre personali contro alcuni utenti che gli stanno antipatici.
Quel che è peggio, la "cupola" ha iniziato ad incollare l'etichetta di revisionista e di nazifascista a tutti coloro che gli stanno sulle scatole, per giustificare all'elettorato la propria azione repressiva.
A sua volta l'elettorato (la "maggioranza silenziosa") continua a sostenere Vituzzu e la "cupola" anche quando commettono palesi ingiustizie, perché teme che in loro assenza gli "invasati" dilagherebbero incontrollati.

Questo spiega com'è nata la Wikimafia, perché gode di tanto appoggio, perché tanti utenti capaci sono stati cacciati dopo essere stati sottoposti a processi sommari con accuse infondate e perché su certe voci si verificano i problemi ai quali abbiamo fatto cenno in questa e in altre Wikiperle.

La cupola, avvalendosi di affermazioni come quelle ribadite qui da Sergio Blackcat (Wikipedia non è una democrazia, Wikipedia non è un tribunale e non riconosce diritti civili ai propri utenti) può tranquillamente imporre il proprio punto di vista su qualsiasi voce e discussione, eliminare gli avversari e potenziare gli alleati.

Ebbene, a noi questa logica non piace affatto.

Il rischio di incursioni da parte di questa o quella corrente ideologica non può giustificare gli eccessi e la prepotenza dimostrati da chi sta utilizzando i propri poteri per imporre le proprie opinioni (che talvolta, Montesacro docet, sono perfino peggiori di quelle che asseritamente si pretende di contrastare) su tutti gli altri utenti e anche per fini molto diversi da quelli per cui quei poteri sono stati concessi.

La storiella che Wikipedia non è una democrazia e non ci sono diritti civili, ci piace ancor meno.
La Wikipedia italiana è una importante fonte di informazioni, è ad accesso libero e si basa sulla contribuzione di tanti utenti di buona volontà che lavorano sodo e non chiedono nulla in cambio. Non è una proprietà privata e non è targata Tizio o Sempronio (altrimenti col cavolo che godrebbe del grandissimo sostegno morale ed economico, pubblico e privato, di cui attualmente gode).
Per quanto ci riguarda, su Wikipedia devono essere rispettati i principi fondamentali di una società civile e democratica, che vengono prima di qualsiasi regolamento e che oltretutto non sono in contrasto con nessuno dei pilastri.

Per puntualizzare poi, non è per niente vero che i diritti non valgono su Wikipedia. Valgono, ma soltanto per gli amici e per gli amici degli amici. Ne abbiamo prova proprio da Sergio Blackcat e dagli strascichi determinati dai suoi commenti.

Infatti su Wikipedia è stata aperta una richiesta di pareri sull'opportunità di "punire" Sergio per le affermazioni pesanti che ha indirizzato, qui su Wikiperle, ad alcuni wikipediani. Leggiamo alcuni spezzoni di interventi espressi in difesa di Sergio Blackcat:

Mi pare curioso dover rispondere su Wikipedia di comportamenti eventualmente tenuti in altra sede diversa da Wikipedia. Non intervengo ulteriormente perché su queste pagine rispondo solo di quanto eventualmente responsabile di quanto commesso su Wikipedia, sia a carico di altri utenti che del Progetto in generale. -- SERGIO (aka the Blackcat) 14:13, 13 mag 2012 (CEST)

(...) c'è una prova inconfutabile che il blackcat di quella pagina e il blackcat di wikipedia siano la stessa persona? (...) A questo punto prima di esprimere giudizi sarebbe opportuno attendere uno dei seguenti responsi: una pubblica ammissione da parte del Blackcat di wikipedia o una prova fornita dalla polizia postale. Dopo di che ci si può pure esprimere. O no? --188.217.13.237 (msg) 14:52, 13 mag 2012 (CEST)

(...) wikipedia non si può spingere a negare le libertà di espressione perché contraria al wikilove. Se c'è qualcosa che non va al di fuori del progetto, qualora ne sussistano i requisiti, ci penserà la polizia postale e non la comunità wikipediana che ha una finalità totalmente diversa. ----Avversariǿ - - - >(msg) 15:40, 13 mag 2012 (CEST)

(...) Naturalmente non possiamo essere certi che il Blackcat che scrive su Wikiperle sia lo stesso Utente:Blackcat qui: l'impersonazione è facilissima. Ma sono certo che Utente:Blackcat si dissocerà qui pubblicamente da quanto scritto da Blackcat, esplicitando di non essere lui quel commentatore e di non pensare quanto lì scritto. -- .mau. ✉ 19:11, 13 mag 2012 (CEST)

Tempo fa ho incontrato Senpai, gli ho detto che era uno stronzo. Mi prendo un blocco di 1 settimana per attacchi personali? Io nella vita fuori da WP sono completamente diverso da come sono in WP... che si fa? in riconferma qualcuno mi voterà contro perchè ho inneggiato alla monarchia o a Fidel Castro e quindi non sono più tendente all'imparzialità? Questo è uno di quei casi in cui la deriva che può prendere WP può essere davvero pericolosa. Ovviamente sono contro ogni nuova regola fidando ancora nel vecchio e caro buon senso. Ho sempre considerato grave quando si mischia vita fuori WP e WP. Balckcat mi ha insultato in un blog? lo vado a prendere a calci in bocca sotto casa --ignis Fammi un fischio 19:21, 13 mag 2012 (CEST)

Ho letto tutto e mi prudono i tastini. Se fosse stato possibile un CU ora avremmo Blackcat bloccato infinito senza passare dal via. Tuttavia il fatto che sia successo su un sito diverso (e non importa se è un sito che piace o meno, è comunque un luogo pubblico) ci mette nella condizione che giuridicamente si chiama "difetto di giurisdizione", è più o meno come se avessi ammazzato un po' di persone in Italia e fossi scappato in Brasile dichiarandomi perseguitato politico (chissà perché mi è venuto in mente questo esempio? boh), a quel punto non posso più essere toccato dalla giustizia italiana. (...) Cioè far passare questa a Blackcat (e, se devo essere sincero, sono certo che il Blackcat che si firma su wikiperle, sia esattamente lo stesso Blackcat che scrive su wikipedia) è veramente qualcosa di indigesto, ma ogni tanto è necessario ingoiare rospi per evitare di dover poi ingoiare vipere. - --Klaudio (parla) 19:23, 13 mag 2012 (CEST)

Ci fermiamo qui con le citazioni. E' del tutto evidente che Sergio Blackcat è stato salvato innanzitutto per "difetto di giurisdizione" e poi perché qualcuno ha anche eccepito l'insufficienza di prove certe che si tratti della stessa persona (eccezione invero ridicola, perché la stessa condotta di Blackcat ne dimostra l'identità). Queste sono considerazioni tipicamente giuridiche, proprie di un Tribunale: il diritto alla libertà di espressione, il diritto a essere condannato solo in presenza di prove certe, il diritto a essere giudicato nell'ambito della corretta giurisdizione... Come vedete, quando si vuole salvare una persona, i diritti saltano fuori eccome, anche su Wikipedia.

E ora torniamo per l'ultima volta alla voce Guerra Civile in Italia e al tentativo di cancellarla dalla sandbox (che è una pagina personale di prove) di Pigr8. Dopo una lunga discussione avviata proprio da Sergio Blackcat al fine di cancellare la pagina con la voce, è partita una votazione. Dopo circa una trentina di voti (di cui solo 11 favorevoli alla cancellazione) ecco cosa ha scritto Blackcat (grassetti nostri):

Facciamo il punto della situazione allo stato. Favorevoli alla cancellazione con motivazioni pertinenti e accettabili: 9 (si esclude chi dice "Testo POV", la Povveria di per sé non è causa di cancellazione); Favorevoli alla unione: 2; Contrari alla cancellazione con argomenti pertinenti: 1 (Frazzone). Gli altri commenti, di cui in questa sede si invita a non tenere conto in quanto argomentazioni non valide, vanno da "Persecuzione politica" (Demiurgo), "Cerchiamo di non essere l'ultimo giapponese che si arrese nel 1972" (Klaudio), "Non si capisce che fretta ci sia a cancellare" (Ribbeck), "La foga che vedo in alcuni di cancellare la voce mi convince a votare per il manteniment" (José Antonio, a parte che questa non è una votazione, e quello non è un argomento), "Non c'era e non c'è fretta. Lasciamo qualche settimana" (e perché? Bonty), "Fino ad ora qualunque lavoro è stato boicottato" (Pigr8), "non si butta un lavoro del genere" (EH101), "notevole e quanto mai attuale" (Italo) e "Non ha senso cancellare la sandbox di un utente esperto" (Il Palazzo). Ovvero tutte affermazioni che non spiegano perché 'sta voce dovrebbe stare qui. Dunque se un admin volesse procedere secondo consenso già ci sarebbero gli estremi per cancellare, stante l'insusssistenza delle motivazioni favorevoli al mantenimento. -- SERGIO (aka the Blackcat) 10:18, 29 ago 2011 (CEST)

Dunque, la stessa persona che ha chiesto la cancellazione della voce, ha buttato nel cestino della spazzatura praticamente tutti i voti/pareri contrari alla cancellazione, ritenendoli "non pertinenti"! E curiosamente, dopo aver fatto una vera e propria conta dei voti (chiaramente solo di quelli giudicati "pertinenti"), Blackcat dice che non si tratta di una votazione!
Questa è la Wikimafia di cui parliamo.

Ma la voce non è stata cancellata. Perché la "maggioranza silenziosa" di cui ha parlato Blackcat, evidentemente non è poi così "maggioranza" e tanto meno "silenziosa" come lui crede e spera.

16 commenti:

  1. Qualche anno fa uscì un libro di Luca Ricolfi che analizzava questa sorta di senso di superiorità, come quella che attanaglia la nostra Wikicupola: l'idea di avere la verità in tasca e confondere la posizione/opinione altrui con la malafede. Allora parlava della sinistra italiana, ma il discorso può essere sociologicamente esteso a tanti ambiti.
    Chiaro che quella di Blackcat è una forma di prostituzione intellettuale, l'etica e la sostanza variano secondo l'argomento e l'utenza coinvolta. La cosa peggiore è che questa disparità è ormai profondamente radicata nella mentalità wikipediana.
    PS: per favore quando scrivete le wikiperle non ripartite sempre a ricapitolare dall'inizio :)

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    1. Come non ricapitolare ? Bisogna ricapitolare, altrimenti i nuovi lettori non riescono a seguire. Tutte le storie, anche quelle brutte, iniziano con: C'era una volta...

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  2. Perchè, invece di Wikipedia Italia, non la chiamano Animal Farm? Almeno così sarebbero più corretti...

    Cordialità

    Attila

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  3. Una cosa curiosa nella discussione su Blackcat su wiki: sia Vito che Retaggio dicono che non vogliono leggere quello che si scrive o si commenta qui. Ma allora come fanno a parlarne? Basta già questo atteggiamento a screditare completamente la loro opinione.

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  4. Su via Rasella, nulla da dire. La tecnica fu quella dell'attentato quindi non c'è nulla di sbagliato a chiamarlo attentato.

    Sulla definizione "guerra civile" sono sempre stato combattuto.
    È vero che a un certo punto ci si trovò a combattere italiani contro italiani (e quindi si può parlare tecnicamente di guerra civile), però la Resistenza nacque per combattere i nazisti. E per un po' fu anche solo italiani contro tedeschi (e quindi nessuna guerra civile). E molti partigiano sperarono sempre che rimanesse italiani contro tedeschi e basta.
    Del resto, andando più indietro nella storia, negli eserciti austro-ungarici durante le guerre di indipendenza e durante la prima guerra mondiale c'erano anche soldati italiani, quindi sul fronte orientale ci furono combattimenti con italiani su entrambe le linee... ma nessuno le chiamerebbe guerre civili.

    Saluti,

    Mauro.

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    1. Mauro, non cadere nel tranello che hanno cercato di fare i gendarmi della memoria su Wikipedia. "Guerra civile" non è un sistema per rinominare "Resistenza" né per scrivere una versione "revisionista" (o peggio "di destra") di "Resistenza".
      "Guerra civile" è una voce che parla di quell'aspetto del biennio 43-45 che ha visto italiani contro italiani su vari fronti (non solo partigiani contro rsi) e che per 40 anni è stato negato da pubblicistica, storiografia e insegnamento.

      Le due voci possono e devono coesistere e non essere alternative l'una all'altra bensì complementari, assieme poi a "Guerra di Liberazione". Mastrangelo

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    2. Difatti ci sono stati eccidi commessi dai partigiani a spese di altri partigiani appartenenti a gruppi di differente "colorazione", compresi i civili che li appoggiavano. In ogni caso Wikipedia non deve decidere se è giusto o sbagliato parlare di guerra civile, semplicemente deve dar conto di quella parte della storiografia che ormai da tempo ha qualificato in tal modo quelle vicende, tutto qui.

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    3. esatto: Wikipedia deve - e per fortuna lo ha fatto - prendere atto che 20 anni di storiografia non sono né recentismo né ricerca originale. Purtroppo la cricca dei gendarmi della memoria è adagiata su una visione della storia italiana assolutamente minoritaria, di retroguardia ma virulentissima: quella dei Rendina e dei Dell'Orsi, assolutamente indisponibile a qualunque forma di revisionismo scientifico.
      Però per sostenere questa insostenibile posizione devono far carne di porco dei Cinque Pilastri (e ci stanno riuscendo benissimo).

      Quello che si è - giustissimamente sostenuto - è che mentre oramai di "guerra civile" discutono serenamente storici d'ogni estrazione e simpatia politica, la posizione dei gendarmi della memoria è ristretta ad uno e un solo ambito ideologico ben preciso: quello del veterocomunismo.

      Eppure, la potenza dell'egemonia culturale è tale che questa posizione - oggettivamente minoritaria, faziosa, indisponibile a ogni confronto con la realtà - venga fatta passare per "maggioritaria", perché essa sarebbe l'unica depositaria dell'"ala marciante della Storia".

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  5. fiumi di parole, sulla segnalazione, e sinceramente non mi viene voglia di leggere tutto. cercavo solamente capire una cosa, visto che c'è ancora il dubbio che blackcat potesse essere lui o meno: ha chiarito oppure no se è stato lui? cioè, ha detto "sono stato io" o "non sono stato io, qualcuno mi ha diffamato"? se non lo ha fatto, cosa aspetta a farlo?

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  6. Questo è un esempio paradigmatico di come la cricca opera un POV su grande scala. Al di là delle opinioni personali che ciascuno può avere su quel periodo storico, è assodato che buona parte della storiografia utilizza il termine guerra civile. Questo basta per definizione per assicurargli un posto nell'enciclopedia. Non si tratta di discutere sul contenuto, si parla dell'esistenza stessa della voce. La cricca ha un metodo molto poco raffinato (ma evidentemente efficace) per bloccare tutto: contro ogni evidenza nega la possibilità di esistenza della voce. Sa benissimo che alla fine la voce verrà creata, ma sa anche altrettanto bene che con quattro argomentazioni pretestuose può tenere in stallo per mesi moltissimi utenti, mentre agisce indisturbata su altri fronti. E funzionali a questo gioco sono i vari blackcat (qualcuno li chiamerebbe gli utili idioti) che fanno da "picchiatori" contro chi osa dissentire e bloccano la discussione per mesi, con una sorta di guerra di trincea. Altra pedina fondamentale sono gli amministratori, che bloccano qualunque tentativo di fuga in avanti con cavilli burocratici: se la voce fosse stata creata e avesse ricevuto molti edit, nessuno avrebbe potuto cancellarla. Però chiunque provava a crearla se la vedeva cancellata in immediata, e già questo è un abuso. Inoltre i contributori erano guardati a vista: se avessero minimamente sgarrato per loro c'era il blocco. Questo è un esempio lampante di come una manciata di utenti picchiatori e qualche amministratore, se ben coordinati, possono tenere in scacco una enciclopedia intera.

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  7. Quello della cricca per impedire che il concetto di "Guerra civile italiana" venisse assunto anche da Wikipedia (giacchè 20 anni di storiografia da Pavone in avanti sono stati bollati come... "recentismo"!!) è un colpo di coda di un meccanismo d'egemonia culturale.

    Mi piace ricordare che il sottoscritto è stato bannato proprio per aver voluto... "imporre" la tesi dell'esistenza di una guerra civile 1943-45 come "ricerca originale" (violazione del primo pilastro), utilizzando "fonti falsificate" (violazione del secondo pilastro) ovviamente essendo perfidamente in malafede (violazione del quarto pilastro). L'accusa venne aperta da un troll - Johnlong - che portò a mio carico la presunta "falsificazione" di quanto asserivano in merito alla guerra civile italiana Gian Enrico Rusconi e Gianni Oliva.
    Un'accusa che si dimostrò falsissima ma che non impedì ai giudici-giuria-boia immediatamente intervenuti (ovviamente tutti nomi noti: Vito, M7, Pequod, Fantasma, Koji...) di chiudere la pratica dopo sole SETTE ore di dibattito e ignorando punto per punto la mia contro-denuncia di falsificazione delle prove a mio carico (verificata anche da altri utenti.

    La cricca di Wikipedia, infatti come sostiene Sergio, non è una democrazia e non garantisce alcun diritto ai suoi utenti. Fra quelli non garantiti vi è anche il diritto a non essere accusati ingiustamente e a vedere chi abusa delle pagine di servizio sanzionato. Se si è "nell'ala marciante della storia" chi ti apre contro una procedura di UP senza prove o con prove taroccate si busca un blocco per direttissima. Se si è dal "lato sbagliato" invece non solo questo abuso di pagina di servizio non viene sanzionato, ma si finisce wiki-giustiziati senza appello. E pure i tuoi difensori rischiano (vedi il blocco a un paio di quelli intervenuti in mia difesa...).

    Nell'ottica dell'egemonia culturale si applica il machiavellismo: se il mezzo infingardo d'accusare falsamente un pericoloso "revisionista defeliciano" è necessario per farlo fuori e salvare l'ortodossia resistenzialista, questo mezzo verrà utilizzato, avallato dai sysop e giustificato dal risultato finale.

    E lo stesso massacro dei valori di base di Wikipedia - Punto di Vista Neutrale in testa - è giustificato dal fatto che la Storia non può tollerare che vengano messi sullo stesso piano certi "sacri principi" e lo "sporco revisionismo defeliciano" che li mette in discussione. Se Wikipedia sancisce che essa "ha un punto di vista neutrale, ovvero le voci non devono contenere l'opinione di una sola parte, ma piuttosto riportare le diverse teorie inerenti all'argomento. Tali teorie devono essere presentate in modo chiaro, imparziale, proporzionale alla loro rilevanza, e con il supporto delle necessarie fonti", questo pilastro può e deve essere aggirato perchè non si può concedere l'imparzialità e la parità a teorie che negano il primato dell'"Ala marciante della Storia". Chi non è dalla parte giusta è minoritario, controverso, POV, falso, bugiardo e non merita d'essere citato su wikipedia.

    Finché non si capirà che il Secondo Pilastro non è negoziabile l'egemonia culturale avrà sempre la meglio e Wikipedia sarà ostaggio di questa gente.

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  8. Noto con molto dispiacere che secondo alcuni, nella discussione linkata dalla perla, noi vogliamo danneggiare il progetto.

    Votare contro Montesacro ci fa fare la fine di Neperiano mentre votare pro Vituzzu ci fa entrare nella cupola come Demart. È tutto verificabile e controllabile da chiunque.

    Veramente curioso come lo stesso Demart che accusava Neperiano di giocare con le regole, ora non contribuisce più su Wikipedia e si limita a votare a favore degli amici.
    Ma dopotutto Demart è un semplice picciotto che esegue gli ordini. Chi è che avvisa Demart quando c'è da votare ? Non mi dite che sta sempre li a leggere e non interviene ? Quando la finiamo con le campagne elettorali ? Chi è che da gli ordini ? Vito ? Perchè Vito è quello che insinua agli altri di ricevere gli ordini. Come si dice in Sicilia: "U lupu di mala cuscenza, comu opera accussì penza."

    Dove si getterebbe fango ? Nessuno getta fango, quando ci sono i link verificabili, chiunque con un pò di buon senso capirebbe che non gettiamo fango, ma tentiamo di liberare wikipedia italia. Fateglielo vedere all'Arbcom: Neperiano che è stato sbattuto fuori per aver votato contro Montesacro, e Demart che è ancora li a votare a favore degli amici di amici . Fateglielo vedere a Jimbo Wales che è si è tentato di cancellare una pagina dalla "SANDBOX" di un utente, che tra l'altro linkava pure alla Italian Civil War in inglese. Nella Sandbox, la pagina delle bozze !

    Danneggiare il progetto un corno, noi il progetto lo amiamo. Non saremmo qui se non fosse per il progetto. Noi vogliamo che Wikipedia sia un'enciclopedia libera come è stata pensata.

    E per fare questo ci dobbiamo sbarazzare della cupola.
    Io odio la cupola, la wikimafia, wikinostra, gli amici di amici, la famiglia, o come diavolo la chiamate voi "establishment". La odio, non la sopporto più. Vito sopratutto. Ne sono saturato, mi nausea il suo modo di fare mafioso. Il suo modo di far fuori gli utenti perchè il consenso lo vede in chi non interviene oppure perchè secondo lui al 90% è cosi.

    Noi non gettiamo fango sul progetto, anzi lo vorremmo tirare fuori dalla merda in cui si trova.

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  9. Wikipedia è un progetto utopico. Questo perché ci sarà sempre l'utente incline a scavarsi un nido all'interno del marasma di voci, da cui vomitare fuori la propria tracotanza, con l'arrogante supposizione di essere sempre nel giusto e la completa assenza di umiltà nell'ammettere proprie mancanze. Questo accade sotto gli occhi a destra e a manca, tanto che a leggere interventi di questi utenti, che poi sono sempre gli stessi, il sentimento che pervade è quasi odio. È questo, purtroppo, avviene ben prima di gruppi più o meno organizzati.

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  10. Rimango sempre stupito nel notare che fatti della dittatura italiana di un secolo fa tutt'oggi smuovono persone con vibrande animosità.

    Se non è ignoranza questa...o forse dovremmo parlare di nonni che inculcano ai padri che inculcano "principi" ai figli, che dopo un secolo pensano ancora che valga qualcosa cambiare la storia passata.
    NB: devo mettere la citazione per questa affermazione?
    ^_^'''

    Prima che letterati/storici, dotti in diritto internazionale (i più indicati per disquisire delle differenze fra terrorismo, guerra civile, dittatura, resistenza, ecc...), Wikipedia è frequentata da militanti politici (e dagli admin?!). Di chi è l'ignoranza? degli italiani, dei militanti o della politica italiana?!

    Auguri, è impossibile far ragionare un qualsiasi militante politico italiano in questioni politiche che lo stimolano (è un po' come una colite, un'impellenza dolorosa che non si riesce ad evitare).
    Apprezzo tuttavia il sarcasmo del fato che ha spostato la guerra civile dai campi di battaglia (fascisti vs tutti gli altri) alle pagine di un sito internet.

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    1. Permettimi di correggerti: era più facile che due nonni partigiano e repubblichino si potessero incontrare per condividere parte della loro memoria storica che non noi nipoti, che viviamo in un'epoca in cui i fatti storici sono resi "assoluti" da inaccettabili approssimatismi ideologici e strappati dal loro contesto per diventare dei "miti". La nostra generazione ha perduto la grande occasione della stagione del revisionismo scientifico degli anni '90 ed è ripiombata in quella delle ideologie, aggravata dal fatto che le ideologie forti sono morte e sono state sostituite da uno stato di isterismo permanente. EM

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  11. In tutto questo pessimismo, un paio di note liete: non solo la voce non è stata cancellata, ma la voce sull’attentato di via Rasella si chiama effettivamente “Attentato di” via Rasella. Non tanto male, dai.

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